Mi chiamo Rosanna Perrone. Sono lucana, ho un blog, Lemiecosepreferite.com, dove racconto le passioni legate al mio lavoro.
Mi occupo di digital marketing, comunicazione d’impresa e social media. Sono consulente strategico per le imprese con specializzazione in social media. Gestisco progetti di formazione nello stesso settore: nel 2015 ho iniziato a lavorare a LVenture Group SPA, holding di investitori privati, come responsabile del progetto di formazione DoLab School, la scuola a LUISS ENLABS dedicata ai professionisti del digitale. Collaboro con Emmemedia, digital agency di Napoli, e con FiordiRisorse come coordinatrice del modulo in “Cultura Digitale e Social Media” per la nuova edizione del MUSTer in “Management Dinamico”. Sono giornalista e digital editor, scrivo per il quindicinale online SenzaFiltro.
Lavoro e innovazione di Rosanna Perrone
La mia passione è la comunicazione. Ma ne ho altre: la musica, l’arte, la cucina, i viaggi e il tè.
La mia dieta mediale comprende un mix tra Twitter e Flipboard, perché sono due piattaforme di citizen journalism che si differenziano davvero dalle altre, sia per quantità che per qualità dei contenuti. Tendenzialmente accedo a Twitter più spesso, di mattina, per cercare notizie veloci e aggiornarmi sulle ultime novità. Quando ho bisogno di approfondire alcune di queste notizie, accedo a Flipboard per costruirmi una ricca rassegna stampa sugli argomenti.
Mi ha colpito un editoriale di Giovanni De Mauro in cui scriveva che fino a ieri i giornali erano come un ristorante di alto livello; poi in città è arrivato McDonald’s e i ristoranti hanno deciso di smettere di fare ottimi piatti per iniziare a vendere hamburger pur non avendoli mai fatti. Invece – riflette De Mauro – avrebbero dovuto cominciare a proporre piatti anche migliori dei precedenti. I giornali dovrebbero concentrarsi su quello che sanno fare meglio, cioè occuparsi di informazione approfondita, inchieste, e lasciare che i lettori contribuiscano attraverso commenti e opinioni alla costruzione della critica alla notizia in sé.
Molti più giornalisti dovrebbero fare rassegna stampa su Flipboard nel weekend e portare nuove idee in redazione il lunedì successivo.
Blogging e nuovo giornanlismo di Rosanna Perrone
Mi piace usare Flipboard perché non perdo nel web le storie che più mi hanno colpita e stimolata, e perché mi facilità nel mio lavoro: mi aiuta nella rassegna stampa quando elaboro i contenuti per i piani editoriali dei progetti a cui lavoro.
Una persona che ammiro è mio padre. Un grande lavoratore, una persona di mente, spirito e cuore.
Una problematica che secondo me merita più attenzione è il ruolo della donna nello sviluppo della società italiana. Non parlo di pari opportunità o di quote rosa, ma di comprendere quanto l’Italia di oggi offenda le donne e di quanto sia importante che anche gli intellettuali che difendono la “causa femminile”, abbandonino gli argomenti sull’oppressione di un sesso debole, senza dare alle donne stesse strumenti di riflessione e critica per imparare a riappropriarsi del proprio potere creatore e creativo.
Molto spesso le donne sono nemiche di altre donne e questo, a cascata, produce degli effetti familiari, sociali, culturali ed economici devastanti, con l’unico risultato di generare confusione sul perché i ruoli oggi si siano completamente appiattiti, perché manca qualsiasi forma di rispetto e galanteria.
Marketing e comunicazione d’impresa di Rosanna Perrone
La cosa che mi piace di più di Flipboard è l’accesso a news, approfondimenti e collezioni di contenuti che in rete, in genere, tendono a perdersi.
Se potessi dare un consiglio a me stessa bambina sarebbe: guarda il mondo con gli occhi di bambina e non diventare come i grandi.
Cucina mediterranea e creativa di Rosanna Perrone
~Roberto si sta lasciando ispirare da queste GRLZ
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Mi chiamo Ludovico Solima, ho 52 anni e vivo a Napoli, dove sono nato. Mi sono laureato in Economia a Napoli e poi ho conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Mi occupo di: sono professore associato alla Università degli Studi della Campania, Dipartimento di Economia, dove insegno “Management delle imprese culturali”. Svolgo da molti anni attività di studio e ricerca in ambito culturale e il mio principale campo di interesse sono i musei e le problematiche connesse alla loro gestione strategica.
Musei e patrimonio culturale di Ludovico Solima
La mia passione è innovare e sperimentare. Provo spesso a creare connessioni inesplorate tra luoghi, organizzazioni e persone. Mi diverte molto ricercare punti di contatto tra mondi diversi, per innescare processi di crescita e di cambiamento. In ambito professionale, ad esempio, ho recentemente promosso la realizzazione di un videogioco da parte del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che sarà quindi il primo museo al mondo a sperimentare l’uso dei videogame come strumento per accrescere la propria visibilità e la propria capacità di attrazione verso nuovi pubblici. A livello personale, amo molto la lettura (ormai da diversi anni in formato digitale) e la musica, che ascolto e pratico, anche se in modo molto dilettantistico.
La mia dieta mediale comprende…: non sono un “nativo digitale”, ma sono molto incline a usare diversi strumenti digitali sia in ambito professionale che personale. Uso moderatamente i social mentre ricorro in modo sistematico a strumenti accademici quali Research Gate o Accademia.edu per massimizzare la visibilità dei miei lavori. Da circa un anno ho anche avviato il mio blog Opzione Cultura, che uso per sviluppare alcune brevi riflessioni su temi che mi sembrano possano risultare di interesse.
MiBACT, cultura e risorse culturali di Ludovico Solima
Mi piace usare Flipboard perché… Ho iniziato a usare Flipboard per archiviare gli articoli in formato digitale che mi interessavano e che prima ero costretto a stampare. Da alcuni anni uso Flipboard anche con i miei studenti universitari, sollecitandoli – durante il corso – a segnalarmi articoli interessanti inerenti gli argomenti di volta in volta discussi in aula. In questo modo abbiamo creato delle riviste di gruppo su argomenti specifici, che potevano poi essere consultate da tutti gli altri studenti del corso. Questa modalità di interazione ha sempre funzionato molto bene e ciò mi ha spinto a consigliare ad alcuni colleghi di fare lo stesso.
Una persona che ammiro è Papa Francesco per la sua grande semplicità e umanità e, al contempo, per la sua pervicace determinazione nel portare avanti un processo di cambiamento e rinnovamento delle istituzioni ecclesiastiche.
Internet fo things di Ludovico Solima
Una problematica che secondo me merita più attenzione è il nostro patrimonio artistico e culturale, invidiato dal mondo intero, ma oggetto di una inadeguata considerazione dal mondo istituzionale. Esiste nel nostro Paese, a mio avviso, una domanda potenziale enorme, che aspetta solo di essere adeguatamente sollecitata, in primo luogo attraverso un’offerta culturale di qualità, che garantisca esperienze di fruizione coinvolgenti e innovative. Occorre, però, un “cambio di passo” che metta le persone che dirigono i nostri luoghi della cultura in condizione di esprimere al meglio le loro idee e le potenzialità delle strutture che governano.
La cosa che mi piace di più di Flipboard è la sua semplicità di utilizzo e la flessibilità a cui si presta per usi anche molto diversi tra loro.
Se potessi dare un consiglio a me stesso bambino, sarebbe: non limitarti a guardare, ma osserva con attenzione quello che ti circonda; non limitarti a parlare, ma ascolta con attenzione quello che ti dicono; e ricordati sempre che sono meglio i rimorsi che i rimpianti.
Futuro Prossimo di Ludovico Solima
~Roberto si sta rifacendo il guardaroba con Vogue Uomo
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Mi chiamo Nicoletta Gay, ho 37 anni e vivo a Moncalieri, in provincia di Torino. Online sono Naike dalla fine degli anni ’90 ovvero da quando ho iniziato a vivere e studiare la Rete. Ancora oggi su Twitter, Instagram e Flipboard mi si può trovare così. Sono una “perpetual learner”! Per 8 anni ho svolto attività di ricerca nel campo della sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Politecnico e altri centri di ricerca di Torino, studiando in particolare il rapporto tra giovani e nuove tecnologie: è stato un periodo di crescita – professionale e personale – assolutamente impegnativo e stimolante. Abbinato alla mia indole curiosa, questo percorso accademico mi ha abituato a sviluppare una personale metodologia di ricerca esplorativa, il desiderio di apprendere qualcosa di nuovo ogni giorno, di approfondire e di sviluppare un pensiero critico attraverso cui leggere la realtà che mi circonda.
Mi occupo di… Sono una libera professionista e mi occupo di digital e social media strategy. Sono inoltre docente presso il Politecnico di Torino – dove nel 2009 ho conseguito il dottorato di ricerca in Storia e valorizzazione del patrimonio architettonico, urbanistico e ambientale, dopo la laurea magistrale in Scienze della Comunicazione –, l’Istituto Europeo di Design di Torino e altri enti di formazione del territorio piemontese. I settori in cui opero, ovvero quello della comunicazione digitale e della formazione, richiedono di essere costantemente “sul pezzo”. In questo senso, la Rete offre quotidianamente, su qualsiasi tema, più dati di quelli che ognuno di noi potrebbe immagazzinare da solo nell’arco di un’intera vita. Tuttavia in una società in cui l’informazione è così abbondante, ciò che invece scarseggia è la nostra attenzione!
Content curation di Nicoletta Gay
La mia passione è la comunicazione intesa come tentativo di “mettere in comune” parole, pensieri, gesti, immagini. Anche silenzi. Comunicare per condividere, confrontarsi, conoscersi, crescere. E continuare a imparare ogni giorno qualcosa di nuovo gli uni dagli altri.
La mia “dieta mediale” comprende i contenuti che quotidianamente seleziono attraverso Feedly, le numerose newsletter e digest a cui sono iscritta e, ovviamente, le mie preziose liste di Twitter nonché le conversazioni e le relazioni che sviluppo quotidianamente sulla piattaforma. Completano la mia dieta Flipboard, LinkedIn, Medium, Scoop.it, Facebook, Pinterest, Tumblr, GooglePlus e alcuni canali di Telegram. Una dieta piuttosto ricca che cerco di mantenere il più possibile equilibrata evitando di affidarmi sempre alle stesse fonti!
Mi piace usare Flipboard perché è un valido strumento di content curation, attraverso cui raccogliere, selezionare, classificare e condividere quelli che reputo essere contenuti di qualità e valore per la mia community di riferimento. Inoltre, la possibilità di creare e condividere magazine privati mi permette di usare questo strumento come personale repository di materiali che intendo approfondire o pensati per essere condivisi con target molto specifici (come i miei clienti o i miei studenti).
Una persona che ammiro è… ammiro chi si sa mettere in discussione, chi non si prende troppo sul serio, chi non “sale in cattedra”, chi lotta ogni giorno per affrontare e, se possibile, superare i propri limiti. Ammiro chi non confonde la gentilezza e l’entusiasmo con l’ingenuità e l’inesperienza.
Una tematica che secondo me merita più attenzione è la cultura digitale che, tra l’altro, passa anche attraverso la nostra capacità di contribuire attivamente allo sviluppo di un’ecologia dell’informazione che punti alla condivisione di valore e conoscenza. L’informazione non è, di per sé, un valore: è, più che altro, una materia inerte che può contribuire a creare valore, ma che può anche costituire un fattore di intralcio, rumore, affaticamento cognitivo. Se è vero che la Rete e i Social Media facilitano, democratizzano e velocizzano – almeno in potenza – l’accesso ad un numero pressoché illimitato di informazioni, è anche vero che risulta complicato, soprattutto per l’utente inesperto, orientarsi, filtrare e verificare le informazioni alle quali perviene. La nostra attenzione è continuamente sollecitata, spesso “rubata” dalle più svariate fonti e, in questo modo, parziale, talvolta dispersa. Riuscire a interrogare, filtrare e organizzare le informazioni affinché entrino a far parte del nostro bagaglio di conoscenze e saperi è dunque una questione di sopravvivenza culturale!
Digital Culture di Nicoletta Gay
La cosa che mi piace di più di Flipboard è che è uno strumento molto intuitivo, pensato per funzionare bene sia da desktop sia da mobile. Ne apprezzo molto, inoltre, il buon livello di integrazione con Twitter, il FlipDigest e l’Edizione del Giorno.
Se potessi dare un consiglio a me stessa bambina sarebbe: non smettere mai di scorgere il sorriso dello Stregatto nelle notti illuminate da uno spicchio di luna!
~Roberto sta riprogettando casa con Elle Decor Italia
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Mi chiamo Barbara Picci, a volte Brabs, all’occorrenza in altri modi ma in sostanza son sempre la stessa. Digito dalla Sardegna o dovunque mi porti il Caso che spesso si diverte a sballottarmi per il mondo in cerca di nuovi stimoli e arte, tanta arte.
Mi occupo di… Sono webmaster di professione, art blogger per passione e travel blogger per vocazione. Tutto è iniziato dopo la pubblicazione di alcuni libri cartacei a cui ho affiancato un blog personale. Ben presto, oltre alla scrittura di brevi racconti o di quelle che mi piace definire “fotonarrazioni”, ho seguito il cuore che mi ha portata dritta dritta verso l’arte. Il blog è diventato quindi un recipiente di bellezza in cui pubblico e promuovo artisti provenienti da tutto il mondo. Così come faccio per altre riviste con cui collaboro saltuariamente. Inoltre, mi piace viaggiare, spesso da sola, e mi improvviso travelblogger trasmettendo ai miei lettori ciò che vedo e “sento” attraverso video, foto e racconti che finiscono nei diari di viaggio day-by-day sul blog. Recentemente, ho fatto la mia prima isolata (e divertente) esperienza in una televisione locale con una piccola rubrica sull’arte contemporanea. In pratica sommo la mia passione per l’arte alle conoscenze informatiche e di social marketing che mi permettono di operare a 360 gradi sui contenuti proposti. È divertente!
Curiosity killed the blogger di Barbara Picci
La mia passione è la condivisione di arte e cultura. Sono convinta che questi siano strumenti “dolci” di trasmissione di temi non solo leggeri e d’intrattenimento, ma anche sociali, sui quali cerco di insistere. Inoltre dipingo io stessa nel tempo libero, mi piace la buona compagnia, lo sport, il cibo e il buon vino. Rigorosamente rosso.
L’artista del mese di Barbara Picci
La mia “dieta mediale” comprende: sono presente nella maggior parte dei social network: Facebook, Twitter, LinkedIn, Google +, Pinterest, Tumblr e Instagram. E ovviamente su Flipboard. Condivido ogni nuovo contenuto e partecipo, in base al tempo concessomi dal lavoro, alla vita social. Inoltre, per forza di cose, sono sempre connessa causa lavoro, occupandomi di grafica web, programmazione e amministrazione server. Insomma, più che di “dieta”, parlerei di “scorpacciata mediale” quotidiana.
Mi piace usare Flipboard perché, prima di tutto, trovo la grafica molto accattivante, quasi da rivista cartacea, e la lettura e la fruizione dei contenuti molto piacevole. Inoltre, Flipboard mi consente una facile catalogazione dei miei contenuti che, oltre ad essere accessibili a un maggior bacino di utenti, possono essere consultati in base alle loro preferenze. Una targetizzazione mirata apre i contenuti a persone oltre la mia sfera di contatti sui social network.
Short Film & Video di Barbara Picci
Un persona che ammiro è… In realtà non ammiro nessuno, ma ho tante simpatie in campi e discipline differenti. In linea di principio premio l’umiltà e l’umorismo, la diffusione della cultura e la ricerca del bene e della pace. In una fase storica come la nostra, che soffre a mio parere di una grossa crisi identitaria e culturale, è da apprezzare chi ha ancora la voglia (e il coraggio) di diffondere e inculcare questi concetti.
Una problematica che secondo me merita più attenzione è l’assoluta necessità di più solide basi culturali per tutti e, di conseguenza, un miglioramento qualitativo dei contenuti proposti. Purtroppo i meccanismi dei social network, oltre a consentire maggiore libertà di espressione, producono anche un abbassamento qualitativo dei contenuti e un minore controllo delle fonti. Ciò produce una diffusione di informazione di basso livello e il pericolo di strumentalizzazione. Quindi direi, senza dubbio, maggiore attenzione in generale alla qualità dei contenuti.
La foto del giorno di Barbara Picci
La cosa che mi piace di più di Flipboard è l’immediatezza dei contenuti, la gradevolezza dell’impaginazione e la facilità di ricerca e consultazione. Senza dimenticare la possibilità facile e intuitiva di condivisione su tutti i social.
Se potessi dare un consiglio a me stessa bambina, sarebbe: prendi la vita con leggerezza e segui il tuo istinto. Soprattutto spicca il volo senza curarti del giudizio del mondo: le tue ali sono limpide e ti porteranno lontano.
~RobertoB sta leggendo Terza Pagina
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Mi chiamo Giosue Marigliano, vivo a Roma da quando sono nato, e dopo gli studi classici in uno dei licei storici della città (Virgilio, in via Giulia) e aver conseguito due lauree (Giurisprudenza all’Università di Roma Tor Vergata e Diritto Canonico alla Pontificia Università Urbaniana sempre a Roma), ho cominciato a vivere la vita.
Mi occupo di… Sono un avvocato e mi occupo sia di diritto civile, con specifica esperienza nel diritto di famiglia, della persona e dei minori in campo giudiziale e stragiudiziale, sia di diritto canonico assistendo laici e chierici in ambito nazionale e internazionale, con peculiari competenze nel diritto matrimoniale e nel diritto penale canonico.
Le mie passioni concrete e tangibili sono mia moglie e i miei cinque (al momento…) figli che quotidianamente scuotono la mia vita, la catturano e la spingono verso mete meravigliose. Gli interessi verso cui protendo la mia persona sono due o tre: la bicicletta a scatto fisso che da cinque anni è il fedele mezzo con cui quotidianamente mi sposto in città (quando non devo accompagnare i più piccoli a scuola) ciò anche per contribuire alla sostenibilità ambientale verso cui ho una forte attenzione e sensibilità che esprimo in tutte le mie scelte di vita.
Poi mi interesso, in diversi modi, di “comunicazione” intesa come interazione tra le persone. Uno di questi modi lo porto avanti grazie a 100percentpixelfree: uno studio eclettico e creativo di soluzioni comunicative contemporanee in cui vi è una approfondita ricerca e attenzione allo studio del naming, della corporate and brand identity, dei marchi e loghi, dei progetti editoriali (anche attraverso il poster design) con layout unici perché ritengo che la forma sia essa stessa sostanza. Il tutto sempre teso al minimalismo, alla grafica concettuale e a una attenta scelta della font appropriata (typography e lettering), stimoli questi che rendono ogni nostro lavoro unico ed esclusivo.
100percentpixelfree di Giosue Marigliano
Un’altra fonte che ho per comunicare è l’acquerello la cui trasparenza, permettendo freschezza e luminosità, mi ammalia oramai da tantissimi anni facendomi acquerellare non appena ho un po’ di tempo libero. Un piacere e una sfida che in me si rinnova ogni volta davanti alla carta bianca che attende di essere “segnata”, qualcosa di atavico in me nell’ancestrale ricordo, forse, della notte dei tempi quando i primi esseri umani utilizzavano i pigmenti mescolati con acqua per creare le pitture rupestri, applicando la pittura con le dita, i bastoni e le ossa. Chissà. Modi di esprimermi con i quali avvicino la mia personalità al mio essere nella convinzione, però, che comunicare è prima di tutto saper ascoltare.
La mia “dieta mediale” comprende Twitter, di cui elogio la non invasività e la brevità dello spazio a disposizione per dire o mostrare quello che si vuole esprimere; Pinterest perché ci puoi trovare di tutto ed è un contenitore visivo ricco di spunti da ogni parte del mondo; e Tumblr per affetto verso il primo blog avuto, sempre e soltanto di sole immagini. Poi, professionalmente, uso LinkedIn. Anche se, a tutti questi, preferisco sempre, e di gran lunga, il contatto personale, quello vis-à-vis.
Logos Inspirations & Design di Giosue Marigliano
Mi piace usare Flipboard perché fin dall’inizio ho trovato geniale l’idea di dare a chiunque la possibilità di essere al tempo stesso direttore, autore, giornalista, inviato, redattore, articolista, fotografo etc. di una rivista digitale in un’epoca in cui il formato cartaceo dei periodici, dopo più di 400 anni, ha lasciato il passo a un metodo di consultazione più immediato e a una vasta possibilità di scelta di titoli in tutto il mondo.
Le persone che ammiro sono tutte quelle che, noncuranti della massa, dei luoghi comuni e di una forzata globalizzazione, tengono fede al loro intimo, ai loro sani principi e sono coerenti con quello che hanno dentro restando saldi di fronte ad una loro scelta pur se poco condivisa da chi li circonda.
Una problematica che secondo me merita più attenzione è certamente quella legata al mondo dell’infanzia. Oggi i bambini sono sempre più lasciati da soli, davanti a uno schermo a interagire in modo sbagliato con persone sbagliate in tempi sbagliati. E gli adulti non se ne occupano più e non li trattano da bambini, non li vestono nemmeno più da bambini. Viviamo in un’epoca che vuole saltare l’infanzia quando invece occorrerebbe prolungare i tempi del gioco e liberarli dalle strutture degli adulti: i bambini sono la bellezza dell’umanità. E sarebbe un buon inizio fare loro usare tutte e dieci le dita per creare, dipingere, accarezzare, colorare, costruire, lavorare la maglia, disegnare, impastare, cucire. Attività che dovrebbero essere naturalmente e ontologicamente più normali e comuni rispetto a quello che si vede oggi in ogni angolo: bambini che ne usano soltanto uno, l’indice, sugli schermi touch. Anche per questo spero in un futuro analogico e non digitale.
Ploster Design™ di Giosue Marigliano
La cosa che mi piace di più di Flipboard è che ti fa essere parte attiva sia quando decidi di pubblicare una tua rivista con i tuoi contenuti, sia perché ti permette, saltando di rivista in rivista, di arrivare a leggere articoli e a vedere immagini che non ti aspetteresti di trovare.
Se potessi dare un consiglio a me stesso bambino, gli direi di vivere l’infanzia senza accelerare i tempi, senza stimolare l’eccessiva intellettualizzazione che oggigiorno anticipa sempre di più in un bambino le “competenze” proprie di un adulto. Di bambini “piccoli uomini” fin dai 4 anni il mondo può farne tranquillamente a meno. I bambini, al contrario, dei loro 4 anni, non dovrebbero proprio farne a meno.
~RobertoB si sta preparando per il #Backtoschool
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Mi chiamo Massimo Allievi, ho 44 anni e da 34 vivo a Milano, dopo aver trascorso felicemente l’infanzia vicino a Napoli. Sono nato a Napoli, ma da genitori milanesi che hanno girato l’Italia per lavoro, ai tempi dell’espansione della rete telefonica nella penisola. Sarà forse per queste radici partenopee ed elettroniche che amo tutto ciò che è buona cucina, tecnologia e comunicazione. Vivo con Valeria che mi supporta e sopporta nelle mie vicissitudini familiari e lavorative.
Mi occupo di tante cose, ultimamente forse troppe. Se dovessi riassumere direi che “realizzo contenuti” per la carta stampata e soprattutto per il mondo digitale, con una spruzzata di social media management e un pizzico di coordinamento per lo sviluppo di app. Professionalmente sono cresciuto nel mondo dell’editoria, per la precisione delle riviste mensili dedicate al mondo dei computer e affini, fino ad approdare alle riviste digitali su tablet e smartphone. Poi la crisi e le ristrutturazioni aziendali mi hanno costretto a spiccare il volo e a lanciarmi in nuove avventure, alcune delle quali si stanno concretizzando proprio in questi mesi.
La mia passione è comunicare, scrivere, pubblicare, coordinare. Adoro tutto ciò che riguarda la tecnologia. Ho avuto la fortuna di iniziare da zero in una casa editrice, con degli eccellenti maestri, rispondendo a un annuncio di ricerca personale su una delle riviste che compravo ogni mese. Con il tempo, inevitabilmente, passione e lavoro sono diventate sempre più una cosa sola. Il “sogno” è durato 16 anni e ora devo proseguire con le mie gambe, con il grande vantaggio che la mia professionalità si basa sulla mia passione e quindi mi “diverto”, o quasi, ogni giorno. Se proprio ho bisogno di distrarmi, divoro qualche stagione di serie TV…
Mac&Tech News di Massimo Allievi
La mia “dieta mediale” comprende Facebook in grande quantità, ma anche Twitter e LinkedIn, più Instagram e, ultimamente, Snapchat. Ogni giorno ho la sana abitudine di sbocconcellare una miriade di siti web, prevalentemente stranieri, a caccia di news e indiscrezioni. Ultimamente mi incuriosiscono e divertono le opinioni e le considerazioni sulla vita nel nostro Paese, soprattutto sulla cucina, vista da chi abita all’estero.
Mi piace usare Flipboard perché mi è di enorme aiuto per trovare nuovi contenuti da leggere, da catalogare per una futura consultazione e da condividere sui social. Utilizzo Flipboard su tablet dalle primissime versioni e l’ho sempre considerato il miglior successore agli “aggregatori” di feed e simili che prima usavo su PC. Sfogliare i magazine di Flipboard può essere sorprendentemente utile per aggiornarsi e scoprire argomenti nuovi, ma anche altrettanto piacevole per rilassarsi, quasi come sfogliare una classica rivista cartacea ben impaginata.
Una persona che ammiro è sicuramente mio padre, che mi ha trasmesso le passioni per la tecnologia e la buona cucina e che, con l’esempio prima di tutto, mi ha dimostrato cosa vuol dire impegnarsi al massimo cercando di seguire sempre il proprio istinto. Voglio e devo citare anche un altro “padre”, professionalmente parlando: si chiama Stefano, a lui devo i 16 anni nel mondo dell’editoria cartacea e continua a essere per me un punto di riferimento, un consigliere sempre pronto ad ascoltarmi.
Una problematica che secondo me merita più attenzione è l’orientamento, o meglio il “disorientamento”, nel mondo del lavoro. Ho vissuto sulla mia pelle cosa voglia dire sentirsi persi e senza alcuna guida, o almeno uno stimolo, per reinventarsi e tornare ad essere produttivi. Posso quindi solo immaginare lo stato di confusione e smarrimento totale provato da molti giovani che un lavoro non lo cercano nemmeno più.
Reflexfacile.it di Massimo Allievi
La cosa che mi piace di più di Flipboard è la magia con cui consente di scovare articoli sempre nuovi e il modo in cui vengono presentati, portando a essere attivi e non passivi verso i contenuti. Gli strumenti di condivisione, per me, non hanno pari!
Se potessi dare un consiglio a me stesso bambino, sarebbe: non lasciarti influenzare mai dai giudizi affrettati, ma cerca consigli e suggerimenti in linea con le tue aspirazioni.
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Mi chiamo Mariella e sono un’esperta di marketing, blogger, innamorata delle nuove tecnologie. Sono nata e cresciuta vicino a Milano, dove ho anche studiato economia. Dopo sei anni a Zurigo sono tornata in Italia e ora vivo in una città meravigliosa: Torino. Negli ultimi cinque anni mi sono occupata di business development e marketing per aziende IT, diventando un’esperta di Customer Experience Management e di Big Data. Nel tempo libero adoro leggere, cucinare e… bere buon vino!
Digital World & Technology Trends di Mariella Borghi
Mi occupo di… Business Development per CELI Language Technology che sviluppa tecnologie legate a semantica, intelligenza artificiale e speech.
La mia passione è leggere, conoscere, informarmi, migliorarmi ogni giorno, magari davanti a un buon bicchier di vino.
Women Leadershio di Mariella Borghi
La mia “dieta mediale” comprende Flipboard! Poi Twitter, LinkedIn e le principali riviste internazionali online. Leggo libri di ogni genere su Kindle o Ibooks. Guardo ogni tanto film su Netflix e accompagno le mie lunghe camminate con le mie playlist su Spotify.
Mi piace usare Flipboard perché mi consente di accedere a contenuti di qualità, provenienti dalle più disparate fonti internazionali, in modo rapido ed immediato.
Italian Insider di Mariella Borghi
Una persona che ammiro è mio padre, perché riesce sempre a distillare perle di saggezza in poche parole.
Una problematica che secondo me merita più attenzione è l’empatia: siamo sempre meno attenti agli altri e facciamo sempre più fatica a metterci nei loro panni. Ci concentriamo solo su noi stessi, faticando ad immaginare esperienze indipendenti da credenze politiche, culturali e religiose. Siamo virtualmente connessi con tutti, ma non siamo più in grado di “sentire” profondamente il prossimo. E forse nemmeno noi stessi.
Live Better, Live Happier di Mariella Borghi
La cosa che mi piace di più di Flipboard è la grafica e la facilità di condivisione.
Se potessi dare un consiglio a me stessa bambina, sarebbe… ascolta te stessa e segui sempre il tuo istinto. Alla fine ha sempre ragione.
New Job, New Life di Mariella Borghi
~Roberto sta leggendo Speciale Brexit
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Mi chiamo Luigia Tauro e sono un’appassionata di innovazione e di tecnologia digitale. Ho avuto la fortuna di lavorare, dalla metà degli anni ’80, in Olivetti, azienda visionaria dal punto di vista industriale e sociale e sul finire degli anni ’90 ho intuito la tendenza evolutiva chiave verso internet e la multimedialità, avviando una start-up. Successivamente il mio campo d’azione professionale si è specializzato nel Fintech, la tecnologia digitale in ambito finanziario, e sono stata tra i fondatori del consorzio ABI LAB. I media digitali sono diventati nel tempo anche il mio campo di azione sociale: sono impegnata sui temi dell’economia del lavoro femminile, della salute della donna e del contrasto alla povertà.
Mi occupo di… Insegno governance dell’innovazione digitale per le istituzioni finanziarie presso la scuola di alta formazione CETIF Academy dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sono nel Consiglio Direttivo di Europa Donna Italia – il movimento fondato da Umberto Veronesi per difendere i diritti delle donne colpite dal tumore al seno – con delega su web, social media e diritto al lavoro. Sono fundraiser della Misericordia di Siena – ente caritativo attivo dal 1250 – per il quale ho ideato e attuato il primo progetto di Spesa SOSpesa in collaborazione con una catena di Grande Distribuzione Organizzata.
La mia passione è lavorare con le persone per promuovere l’innovazione – digitale e sociale.
Obbietivo Solidarietà di Luigia Tauro
La mia “dieta mediale” comprende poca carta e molto web. Sono attiva su LinkedIn, Facebook, Instagram e Twitter e ho una rete di persone e pagine che pubblicano e segnalano le notizie che mi interessano. Nel tempo la rete sui diversi media si è diversificata, anche in funzione dei diversi portatori di interesse che la anima.
Mi piace usare Flipboard perché ho poco tempo, e usare Flipboard mi permette di avere un colpo d’occhio immediato su quello che sta accadendo e su cui intervenire, anche su media diversi contemporaneamente, con mie reazioni e opinioni. Quando l’ho scoperto nel 2013 ho creato subito le riviste sui temi che più mi appassionano, sfruttandone l’aspetto più funzionale. Con il tempo, ho aggiunto alcune riviste in cui collezionare il bello, per soddisfare il mio senso estetico.
Una persona che ammiro è Papa Francesco
Una problematica che secondo me merita più attenzione è l’accesso delle donne al mondo del lavoro. Richiede un cambiamento culturale radicale e i media digitali sono, insieme alla televisione, gli strumenti che dovremmo utilizzare per promuoverlo.
La cosa che mi piace di più di Flipboard è la semplicità di utilizzo e l’immediatezza con cui accede ad un mondo di informazioni.
Se potessi dare un consiglio a me stessa bambina, sarebbe sii te stessa e non smettere mai di sognare e di perseguire i tuoi sogni.
~Roberto sta ammirando queste GRLZ
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Mi chiamo Angelo Bordonaro, sono nato il 6 agosto 1979 a Palermo, sono il papà di una bimba meravigliosa di nome Aurora (3 anni), amo la musica e sono un ultras della Juventus. Vivo pensando che domani sarà più bello di oggi quindi sorrido sempre.
Mi occupo di… Sono diplomato al liceo classico e ho dato anche alcuni esami a Giurisprudenza, ma ho abbandonato perché la batteria era il mio primo pensiero (oltre alle ragazze…). Il mio primo lavoro quindi è stato suonare live e in studio; ho portato avanti questa professione per molti anni riuscendo anche a collaborare con vari artisti e a studiare, in quel di Brescia, con il mio “drum hero” Alfredo Golino. Alla fine ho deciso di occuparmi di strumenti musicali. Ho cambiato città… prima Roma e poi Milano dove vivo tuttora. Adesso lavoro in Adidas, un brand fantastico che rispecchia in pieno il mio stile, dove sono referente della collezione Juventus.
La mia passione è… Suonare la batteria… ciò che davvero mi fa sentire libero.
Yamaha Drums & Zildjian di Angelo Bordonaro
La mia “dieta mediale” comprende: Facebook perché mi ha permesso di ritrovare persone che avevo perso di vista. Lo trovo molto utile se usato con intelligenza; lo uso prevalentemente per condividere le mie più grandi passioni. Twitter lo uso meno malgrado mi piaccia moltissimo il suo essere poco invadente. Infine Instagram perché la fotografia è una forma d’arte (anche se un fotografo professionista non la penserebbe così).
Mi piace usare Flipboard perché… mi aiuta a tenere sotto controllo tutto ciò che mi interessa e a condividerlo. Fin dal suo esordio mi ha affascinato e adesso mi sembra un sogno vedere oltre 6200 utenti che seguono ciò che pubblico. Oltretutto è estremamente facile e intuitivo quindi spesso mi ritrovo a parlarne e a consigliarlo. Mi diverte vedere che qualcuno prova a “imitarlo” ma noi siamo già da un’altra parte… sì ho detto “noi” perché Flipboard lo facciamo NOI!
Una persona che ammiro è… Ammiro tante persone per diversi motivi. In ambito musicale ovviamente gli Artisti che amo di più, ma se devo sceglierne uno dico: Pino Daniele, per la sua musica, la sua voce, la sua chitarra, le sue parole. Ho vissuto la sua scomparsa come la perdita di una persona molto importante per la mia vita. Ammiro anche tutte quelle persone che puntano alla bellezza in ogni ambito.
Una problematica che secondo me merita più attenzione è… La tutela dei minori. Sono un papà e vivo con preoccupazione ciò che vedo intorno a me; la TV in primis ha poco rispetto per i bimbi e il web non è da meno. Credo ci sia un’età per tutto mentre adesso si punta a far diventare “grandi” i bambini quando, in realtà, la loro età deve essere quella dell’ingenuità e non quella del “sapere già tutto”. E poi l’educazione civica, il rispetto per il prossimo, l’amore per gli animali (senza fanatismi), la tutela del patrimonio artistico.
Se potessi dare un consiglio a me stesso bambino, sarebbe: goditi le paure che hai avuto da piccolo perché da grande dovrai avere più coraggio.
Adidas Store Milano San Fedele di Angelo Bordonaro
~Roberto sta ballando sulle note di Thank God it’s Monday
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My name is Andy Marshall and my medium is architectural photography at andymarshall.co.
My love of architecture has driven me into a career which involves engaging people with the beauty of our built heritage using the medium of photography. I treat the camera like the Proton Pack in Ghostbusters. Drawing the spirit and atmosphere of a place into a photograph has fascinated me since I was a young boy. It’s a common thread that runs throughout my work.
There isn’t an average day: you might find me filming in the Whispering Gallery at Saint Paul’s Cathedral London or donning wading boots in a tunnel to photograph a long-lost medieval bridge beneath a concrete overpass.
I use Flipboard as a form of inspiration, as a resource, and also as a way of establishing a connection with other like-minded people. Ideally for a photographer, Flipboard imparts information in a highly visual way that draws people through the image into the information at hand. Thus, I curate several magazines which have a visual emphasis on our built environment.
Spirit of place, the domestic interior and urban typography all feature in the magazines that I curate. I’ve also set up Flipboard magazines based upon projects that I’ve been involved with: #hexhamlight magazine was updated live during a time-lapse and photography shoot in an abbey in England, culminating in the final film itself. I’ve also recently set up a magazine called Archigram which I use to share my Instagram pics with a wider audience.
The first article I flipped was probably one of my pics of Lincoln Cathedral Chapter House to kickstart my Genius Loci magazine.
My favorite topic on Flipboard is technology—I’m always looking for cutting edge ways to capture, enhance and express my work.
A magazine I’ve found on Flipboard that’s made my life better is Paris My Way by Gr8ful Ted. Travel, food, cafe culture…gives me a bit of headspace during the day.
Alternatively, Skyscraper City by Skyscraper City keeps me up to date with the latest in urban architecture.
My biggest influence photographically is Edwin Smith, an architectural photographer who photographed England’s post-war built heritage in the ’50s and ’60s. Also, Eugène Atget and Berenice Abbott are key influencers who captured the spirit of their home cities of Paris and New York in such an enigmatic way. It was via Flipboard that I found out about an exhibition in London of Abbott’s work with images from her project “Changing New York.” The article, “Constructing Worlds: Photography and Architecture in the Modern Age” was from Lens Culture.
My media diet includes The Guardian, Huffington Post UK, Archdaily and Flipboard’s The Daily Edition.
I spend (several hours) online/reading/watching TV. I’m always connected to a media resource whether it be on my desktop when I’m working or mobile device whilst out on a shoot. My other sources are the BBC (mostly via the BBC app, Radio 4 or the BBC World Service). Whilst I’m processing photographs, I often have a film or documentary on from BBC iPlayer or Netflix or you might find me listening to the “Your Favorite Coffee House” playlist on Spotify.
A unique productivity tip of mine is if you are a creative and you use several platforms for expressing your work, try setting up a magazine that captures your work from all the platforms in one convenient magazine. My catch-all magazine is called Oeuvre.