G7 di Taormina: tra terrosimo, migranti e clima

Flipboard Italia Blog / May 25, 2017

Italia G7 Taormina

Il 26 e il 27 maggio, Taormina ospiterà il 43° G7, uno dei momenti più importanti delle agende dei Paesi coinvolti. I sette leader delle principali democrazie industrializzate del mondo, si incontreranno in Sicilia per discutere dei temi più rilevanti in ambito politico ed economico. Taormina è stata scelta come location del summit per mantenere i riflettori puntati sulla Sicilia, punto di sbarco di numerosi migranti salvati dalla acque del Mediterraneo. È prevista per il 27 maggio una manifestazione contro il G7 a Giardini Naxos, località di mare situata a pochi chilometri di distanza da Taormina.

Cos’è il G7 e come funziona

Il G7 non è un’organizzazione internazionale, ma un insieme di incontri informali tra i leader delle principali potenze economiche del mondo. Il vertice, nato nel 1975 tra le sei maggiori democrazie industrializzate (Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti), si propone di creare un momento di dialogo tra i Capi di stato dei Paesi coinvolti. Dal 2014 la Russia è stata sospesa dagli incontri e il gruppo è tornato a riunirsi in formato G7. L’Unione europea partecipa al summit come membro non enumerato e per tanto non presiede i lavori.

Ogni Paese membro, a rotazione, riceve il mandato di presidenza. L’Italia ha assunto la dirigenza del G7 dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017. Il nostro Paese quindi è responsabile del programma e dell’idividuazione dei settori di intervento; è tenuto a ospitare e organizzare non solo il meeting di Taormina, ma anche tutti gli incontri tecnici preliminari, i G7 tematici; predispone le bozze dei documenti e redige il comunicato finale con i provvedimenti adottati dai Paesi. Il budget assegnato è di 37,5 milioni di euro per l’organizzazione della presidenza italiana e 12,4 per il vertice siciliano.

Il presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni guiderà i tavoli di discussione a cui interverranno il Canada rappresentato dal Primo ministro Justin Trudeau; il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la cancelliera tedesca Angela Merkel; Theresa May per il Regno Unito; il Primo ministro giapponese Shinzo Abe e il neo-eletto Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Per l’Ue partecipano il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.

I temi di cui si discuterà

In genere i temi trattati durante gli incontri informali sono molto ampi e generici con lo scopo di tenere insieme le esigenze di tutti i Paesi partecipanti provenienti da diversi continenti e coinvolti in situazioni nazionali e internazionali specifiche. Tuttavia, soprattuto a seguito dell’attentato di Manchester, la lotta all’Isis e al terrorismo saranno i temi di maggiore urgenza su cui i sette Capi di stato dovranno trovare misure condivise.

Altro tema caldo, che non rimarrà fuori dalle discussioni, è la  questione migranti; visto il ruolo svolto dall’Italia, da sempre in prima linea nella gestione della crisi, ci si aspettano risposte congiunte per far fronte all’emergenza umanitaria. L’Italia porterà al tavolo di lavoro un progetto di sostegno per i giovani imprenditori africani con l’obbiettivo di fortificare l’economia del continente e limitare i flussi migratori verso l’Europa.

Alla questione migratoria, si aggiunge poi quella climatica: durante il vertice Donald Trump potrebbe essere sottoposto a forti pressioni affinché sostenga l’accordo di Parigi del 2015 e avviare programmi comuni di sostenibilità ambientale. Considerata la natura del G7, nato per coordinare questioni monetarie ed economiche, probabilmente non mancheranno discussioni sugli scambi internazionali in vista dei trattati per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Infine, una sessione del G7 sarà dedicata alla mobilità delle persone, alla sicurezza alimentare e alla parità di genere.

Cosa succede dopo

Alla chiusura dei lavori, gli Stati partecipanti al G7 presenteranno un comunicato finale, un documento riassuntivo in cui saranno riportate le questioni discusse durante l’anno e durante gli incontri conclusivi di Taormina. Sebbene il documento non abbia carattere vincolante per i Paesi, assume un’importanza fondamentale poiché le dichiarazioni dei singoli leader hanno valore di indirizzo politico e manifestano un impegno comune nel raggiungimento di obiettivi prioritari sui dei temi chiave presi in esame.

 

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~Roberto si tiene informato leggendo l’Edizione del Giorno

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