Spotlight: digital strategist e docente universitaria, la nostra intervista a Nicoletta Gay

Flipboard Italia Blog / December 14, 2016

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Mi chiamo Nicoletta Gay, ho 37 anni e vivo a Moncalieri, in provincia di Torino. Online sono Naike dalla fine degli anni ’90 ovvero da quando ho iniziato a vivere e studiare la Rete. Ancora oggi su TwitterInstagram e Flipboard mi si può trovare così. Sono una “perpetual learner”! Per 8 anni ho svolto attività di ricerca nel campo della sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Politecnico e altri centri di ricerca di Torino, studiando in particolare il rapporto tra giovani e nuove tecnologie: è stato un periodo di crescita – professionale e personale – assolutamente impegnativo e stimolante. Abbinato alla mia indole curiosa, questo percorso accademico mi ha abituato a sviluppare una personale metodologia di ricerca esplorativa, il desiderio di apprendere qualcosa di nuovo ogni giorno, di approfondire e di sviluppare un pensiero critico attraverso cui leggere la realtà che mi circonda.

Mi occupo di… Sono una libera professionista e mi occupo di digital e social media strategy. Sono inoltre docente presso il Politecnico di Torino – dove nel 2009 ho conseguito il dottorato di ricerca in Storia e valorizzazione del patrimonio architettonico, urbanistico e ambientale, dopo la laurea magistrale in Scienze della Comunicazione –, l’Istituto Europeo di Design di Torino e altri enti di formazione del territorio piemontese. I settori in cui opero, ovvero quello della comunicazione digitale e della formazione, richiedono di essere costantemente “sul pezzo”. In questo senso, la Rete offre quotidianamente, su qualsiasi tema, più dati di quelli che ognuno di noi potrebbe immagazzinare da solo nell’arco di un’intera vita. Tuttavia in una società in cui l’informazione è così abbondante, ciò che invece scarseggia è la nostra attenzione!

Content curation di Nicoletta Gay

La mia passione è la comunicazione intesa come tentativo di “mettere in comune” parole, pensieri, gesti, immagini. Anche silenzi. Comunicare per condividere, confrontarsi, conoscersi, crescere. E continuare a imparare ogni giorno qualcosa di nuovo gli uni dagli altri.

La mia “dieta mediale” comprende i contenuti che quotidianamente seleziono attraverso Feedly, le numerose newsletter e digest a cui sono iscritta e, ovviamente, le mie preziose liste di Twitter nonché le conversazioni e le relazioni che sviluppo quotidianamente sulla piattaforma. Completano la mia dieta Flipboard, LinkedIn, Medium, Scoop.it, Facebook, Pinterest, Tumblr, GooglePlus e alcuni canali di Telegram. Una dieta piuttosto ricca che cerco di mantenere il più possibile equilibrata evitando di affidarmi sempre alle stesse fonti!

Mi piace usare Flipboard perché è un valido strumento di content curation, attraverso cui raccogliere, selezionare, classificare e condividere quelli che reputo essere contenuti di qualità e valore per la mia community di riferimento. Inoltre, la possibilità di creare e condividere magazine privati mi permette di usare questo strumento come personale repository di materiali che intendo approfondire o pensati per essere condivisi con target molto specifici (come i miei clienti o i miei studenti).

Socially di Nicoletta Gay

Una persona che ammiro è… ammiro chi si sa mettere in discussione, chi non si prende troppo sul serio, chi non “sale in cattedra”, chi lotta ogni giorno per affrontare e, se possibile, superare i propri limiti. Ammiro chi non confonde la gentilezza e l’entusiasmo con l’ingenuità e l’inesperienza.

Una tematica che secondo me merita più attenzione è la cultura digitale che, tra l’altro, passa anche attraverso la nostra capacità di contribuire attivamente allo sviluppo di un’ecologia dell’informazione che punti alla condivisione di valore e conoscenza. L’informazione non è, di per sé, un valore: è, più che altro, una materia inerte che può contribuire a creare valore, ma che può anche costituire un fattore di intralcio, rumore, affaticamento cognitivo. Se è vero che la Rete e i Social Media facilitano, democratizzano e velocizzano – almeno in potenza – l’accesso ad un numero pressoché illimitato di informazioni, è anche vero che risulta complicato, soprattutto per l’utente inesperto, orientarsi, filtrare e verificare le informazioni alle quali perviene. La nostra attenzione è continuamente sollecitata, spesso “rubata” dalle più svariate fonti e, in questo modo, parziale, talvolta dispersa. Riuscire a interrogare, filtrare e organizzare le informazioni affinché entrino a far parte del nostro bagaglio di conoscenze e saperi è dunque una questione di sopravvivenza culturale!

Digital Culture di Nicoletta Gay

La cosa che mi piace di più di Flipboard è che è uno strumento molto intuitivo, pensato per funzionare bene sia da desktop sia da mobile. Ne apprezzo molto, inoltre, il buon livello di integrazione con Twitter, il FlipDigest e l’Edizione del Giorno.

Se potessi dare un consiglio a me stessa bambina sarebbe: non smettere mai di scorgere il sorriso dello Stregatto nelle notti illuminate da uno spicchio di luna!

 

~Roberto sta riprogettando casa con Elle Decor Italia 

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